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COMUNICAZIONE |
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Spesso credere di essere compresi in modo soddisfacente quando si parla a qualcuno può risultare illusorio. Lo sa bene chi ha partecipato al gruppo sulla "Comunicazione".
A turno ogni partecipante sceglie un tema di cui parlare,
ha un tempo limitato per esporre questo tema e gli altri hanno semplicemente il compito di stare ad ascoltare .
Finita l'esposizione è richiesto agli altri partecipanti di dire a turno ciò che hanno capito. E' a questo punto che avvengono le sorprese.
Capita, infatti, che, oltre ai dati oggettivi, quelli che effettivamente appartengono a chi ha parlato, se ne aggiungano altri che non gli appartengono. Oppure, al contrario, può accadere che i dati siano percepiti solo parzialmente
Si è quindi costretti a prendere atto che la ricezione di un messaggio non è necessariamente fedele e che per il futuro bisogna prestare maggior attenzione all'interlocutore. E' anche un momento che invita a chiedersi il perchè si è capito male, un invito a capire qualcosa in più di se stessi.
Questa è la prima fase dell'esperienza, diciamo che è quella preparatoria alla successiva, di gran lunga più importante.
La seconda fase è formalmente simile alla prima ma, questa volta, non si deve solamente riportare il contenuto oggettivo del messaggio
ma anche il tipo di emozione che lo accompagna. In questo modo il partrecipante deve imparare a separare le emozioni proprie da quelle racchiuse nel messaggio, quelle cioè che appartengono all'altro.
Deve essere in grado di distinguere anche l'assenza di emozioni, sapere cioè se queste mancano nel messaggio o in lui stesso. La cosa è naturalmente tutt'altro
che semplice ma, chi riesce in tale impresa, diventa realmente capace di comunicare. .
Oltre a quanto sopra c'è da sottolineare un altro aspetto molto importante che riguarda il modo con cui ci si relaziona all'altro nella comunicazione.
Le dinamiche, le difese, le reazioni fuori luogo possono essere prodotte non tanto da ciò che si comunica ma da come si comunica. Sarà quindi data la possibilità di valutare il modo con cui si comunica e le reazioni che quella comunicazione ha prodotto nell'altro.
la durata del gruppo dipende dai partecipanti. E'comunque previsto una serie limitata di incontri.
lo workshop è libero ed è rivolto a tutti gli interessati. Il numero dei partecipanti può variare da sei a dieci. In base al numero dei partecipanti il
tempo dell'incontro può variare da un'ora e mezza a due ore.
Per la vastità degli argomenti e per gli approfondimenti richiesti non è possibile stabilire un numero certo d'incontri. Il corso ha comunque una durata limitata.
La frequenza è decisa dai partecipanti.
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